Una residenza storica nel cuore di una delle città più affascinanti del mondo. Palazzo Brancaccio matrimonio a Roma, una scelta perfetta per tutti quegli sposi che cercano una location elegante e raffinata.
Ho partecipato a diversi matrimoni in veste di wedding reporter a Roma. Palazzo Brancaccio è una delle location più belle tra le tante in cui ho avuto la fortuna di lavorare in questi anni come fotografo matrimonio Napoli e Roma.
Le sale ricevimenti sono ricche di storia, maestose, sfarzose ed eleganti.
Palazzo Brancaccio Matrimonio: ogni evento celebrato qui lascia sempre gli ospiti senza parole, anche per i menu davvero eccellenti e di grande qualità.
Un sogno, una favola…sembrano parole fin troppo abusate quando si parla di matrimoni, ma davvero non mi vengono parole più adatte per descrivere un evento svolto in questa location luxury nel cuore della capitale.
Il matrimonio tra Gaetano e Nina a cui ho partecipato come wedding reporter è stato indimenticabile per tutti: sposi, invitati e per me e i miei collaboratori.
In questo articolo voglio provare ad accompagnarvi per mano in questo sogno che ho potuto raccontare attraverso i miei scatti.
Palazzo Brancaccio matrimonio a Roma: wedding reportage di Gaetano e Nina
Gaetano e Nina hanno scelto di celebrare le loro nozze nella Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti.
Non ero mai stato in questa chiesa prima di lavorare come wedding reporter a Roma per il loro matrimonio. La Basilica è ricca di fascino e storia e lascia davvero senza parole per il senso di imponenza e per le perle artistiche che contiene.
Tutta la gloriosa e infinita storia di Roma è racchiusa in questa Basilica. L’edificio è infatti stato costruito su antichi resti che è possibile osservare accedendo dalla cripta. La Chiesa, che risale a epoca medioevale è stata restaurata e modificata diverse volte nel corso dei secoli, sotto numerosi papati. Ecco perché si presenta come un grande racconto della cristianità attraverso diverse epoche e Papi.
Questa coppia ha scelto un matrimonio all’insegna dell’eleganza, della storia e della sobrietà. La chiesa, la location, la semplicità della mise en place e degli allestimenti…il matrimonio di Gaetano e Nina è la prova di un qualcosa in cui ho sempre creduto e che rappresenta l’approccio con cui svolgo la mia professione.
Less is more.
Nulla è più efficace e indimenticabile della semplicità e di quei piccoli dettagli che fanno davvero la differenza.
Gaetano è un ragazzo di Napoli che lavora da anni come sommelier a Roma e, insieme a Nina, ha scelto Palazzo Brancaccio non solo per la sua storia e per la magnificenza degli ambienti, ma anche per far vivere dei giorni speciali ai parenti che hanno alloggiato in questa struttura unica.
Per raccontare attraverso il wedding reportage ciò che rende speciale questa coppia ho scelto di basarmi molto sull’atmosfera che ho percepito sin dal primo incontro con loro e che ho poi ritrovato conoscendo amici, parenti e vedendo in prima persona il loro approccio al matrimonio.
Autenticità, spontaneità, gioia e divertimento…voglia di godersi una giornata che resterà per sempre nella memoria con semplicità e con il sorriso sulle labbra.
Non è stato difficile riuscire a cogliere attimi rubati di allegria, sorrisi sinceri e spontanei e felicità autentica sui volti di sposi e invitati.
Nonostante siano state scelte una chiesa con una certa austerità e una dimora storica e di gran classe, tutto il matrimonio si è svolto in un’atmosfera rilassata e allegra.
Nulla di meglio per chi come me ama questi contesti per realizzare il wedding reportage!
Una semplicità che ho potuto riscontare anche nelle scelte stilistiche compiute dagli sposi nell’organizzazione del matrimonio.
Abiti classici e senza troppi fronzoli, gli allestimenti eleganti e chic della wedding planner , il make up delicato che ha valorizzato i tratti del volto di Nina, realizzato da Ninni Sciacca, un make up artist che lavora anche per Mediaset.
Per dare un tocco in più di storia e memorabilità al wedding reportage, Gaetano e Nina mi hanno chiesto sin dal primo incontro di poter realizzare alcuni scatti presso uno degli scorci di Roma che amo di più: Ponte Sant’Angelo.
Un punto panoramico senza eguali, con scorsi tipici sui tetti e le cupole della città eterna. Il luogo perfetto per sfruttare al meglio il momento che non può mai mancare in un wedding reportage: la golden hour.
Anche durante questi scatti, la bellezza dei sorrisi spontanei e l’autenticità di Gaetano Nina si sono uniti alla storia eterna che li circondava, la storia di una città tra le più belle al mondo.
Fotografo matrimonio Napoli e Roma: tra storia e autenticità
Nel mio lavoro di fotografo matrimonio Napoli ho la fortuna di poter scattare sempre in location che il resto del mondo ci invidia: ville antiche con vista sul golfo e sulla città partenopea, la costiera amalfitana, le ville vesuviane, Sorrento e tutti i luoghi incantati nei dintorni.
Napoli e provincia sono un mix straordinario di storia, natura, colori.
Lavorare come fotografo matrimonio Roma per il matrimonio di Gaetano e Nina mi ha permesso di mettermi all’opera con nuovi contesti e di scoprire angoli e location meravigliosi della capitale.
Napoli e Roma hanno un fascino che da sempre incanta tutto il mondo.
Ecco perché, sempre più di frequente, mi capita di lavorare con coppie straniere che mi contattano per realizzare foto di engagement session o che scelgono di celebrare le nozze in Italia, magari proprio a Napoli o Roma. Nell’ambiente si parla di Destination Wedding Italy per descrivere questa tipologia di matrimoni.
Adoro lavorare con coppie straniere, confrontarmi con culture diverse e scoprire come viene vissuto un momento speciale come il matrimonio in altri paesi.
Se siete una coppia che sta pensando di organizzare un matrimonio a Napoli o in Campania o se state pensando a Roma, non vedo l’ora di incontrarvi per parlare dei vostri sogni e per scoprire nuovi angoli di bellezza di queste due città o per ritornare a scattare in posti che ho amato.
Contattatemi e iniziamo a scrivere insieme una bella storia fatta di emozioni e gioia autentica.
